venerdì 30 ottobre 2015

9 giorni


"Rachel Jenner è sconvolta e in preda al panico: suo figlio Ben, di soli otto anni, è scomparso, e lei non sa come affrontare questa tragedia. Inoltre, a peggiorare la situazione, ci sono gli obiettivi della stampa e le telecamere delle TV che seguono lo sviluppo del caso e le stanno con il fiato sul collo. È vero, ha commesso una leggerezza: ha perso per un attimo di vista Ben e lui è sparito e ora tutto il Paese pensa che lei sia una madre sprovveduta e vada condannata. Ma cosa è successo veramente in quel tragico pomeriggio? Stretta fra il dramma di aver perso il figlio, le sempre più serrate indagini della polizia e la pubblica gogna dei media, Rachel deve affrontare un’altra agghiacciante realtà: tutto quello che sa di sé e dei suoi cari si rivela una gigantesca bugia. E non c’è più nessuno, nemmeno nella sua famiglia, di cui la donna possa fidarsi. Il tempo stringe e forse il piccolo Ben potrebbe essere ancora salvato, ma l’opinione pubblica ha già deciso. E tu, da che parte starai?"

Ho preso in mano questo libro attratta dalla trama: per certi versi mi ricordava " La ragazza del treno " come stile.. E in effetti, come l'altro, fino alla fine si rimane col fiato sospeso e mille teorie: dove sarà Ben? Nel bosco? Dal padre? O peggio ancora, in fondo al lago? Chi se l'è preso? E la madre, piangerà lacrime vere o solo per sviare le indagini?
Controverso ed enigmatico fino alla fine, non riuscirete a staccarvi senza prima aver saputo dove è finito quel bimbo.



martedì 27 ottobre 2015

Chiudi gli occhi



La vita di Jordan O'Neill, medico veterinario della contea di Galway, in Irlanda, è segnata dalla morte del marito Philip. Quello che fu archiviato come tragico incidente viene rimesso in discussione alla scoperta, mesi dopo, di una collanina rinvenuta tra gli effetti personali dell'uomo; una collanina che, come sostiene Jordan, non è mai appartenuta a suo marito. 
Perché allora fu rinvenuta sul corpo di Philip? Quale mistero si nasconde dietro quell'accessorio apparentemente insignificante? 
Per Jordan inizia così una ricerca personale della verità, che la porterà suo malgrado ad affrontare fantasmi del passato e soprattutto a fare i conti con un segreto tenuto nascosto per più di vent'anni. 


Beh,secondo me non vi serve sapere altro... già la trama di per se dovrebbe incuriosirvi
però vi dico anche che Simona Fruzzetti ha cominciato scrivendo un semplice blog,come potrebbe essere questo (peccato che non sono altrettanto brava a scrivere io!) e poi ha esordito nel mondo dei romanzi nel 2013 con "Il male minore" (che devo ancora leggere!)
Lei mi è piaciuta un sacco come scrittrice,ha un modo molto semplice di raccontare,ma allo stesso tempo coinvolgente...il libro l'ho letteralmente divorato,e non è mancata la suspence e il colpo di scena finale! ve lo consiglio vivamente.


E vi consiglio anche di seguirla sul suo profilo facebook perchè scoprirete una dolcissima e divertente ragazza che racconta in modo fresco e autoironico delle sue avventure e della sua famiglia!!!


(io vado a recuperare con la lettura degli altri suoi 3 romanzi nel frattempo!!!)

see you soon!

martedì 6 ottobre 2015

L'importanza della tristezza



Chi non conosce oramai questi 5 petulanti personaggi?

Paura, Disgusto, Tristezza, Gioia, Rabbia. Sono le 5 piccole voci che sono, secondo la Pixar almeno, dentro la testa di ogni persona e regolano la sua giornata.

Il film si chiama Inside Out e sta avendo un grandissimo successo: parla di Riley, una ragazzina di 11 anni, e della sua vita vista attraverso gli occhi di queste 5 emozioni che vivono nel suo cervello e regolano le sue azioni attraverso una consolle di comando e tramite ciò han formato le 5 isole della personalità della ragazzina: amici, onestà, hockey, famiglia e stupidera (andiamo, chi non la ha questa?)
Il problema sorge quando Tristezza, toccando uno dei ricordi Base di Riley che è di colore giallo perchè Goioso, lo rattrista.. e gli altri tentando di porre rimedio alla cosa faranno sempre peggio, finchè Gioia, Tristezza e i 5 ricordi base si troveranno a vagare per la memoria a lungo termine tentando in tutti i modi di tornare al quartier generale.

Questo lungometraggio insegna l'importanza della Tristezza, emozione che nel film stesso si vede che tendono a voler emarginare perchè "la Gioia è meglio, è meglio esser felici". Vero, ma Tristezza avrà un ruolo inaspettato e verrà rivalutata. E' un messaggio molto importante da passare anche ai bambini, che noi vorremmo vedere sempre felici, ma visto che non è possibile magari riusciremo ad aiutarli a dare un nome alle emozioni facendo riferimento a questi buffi ometti del cervello.
Per questo lo consiglio a famiglie con bimbi dai 6 anni in su, perchè prima sì è un bel film, molto colorato in pieno stile Pixar, ma il messaggio è più complesso di quanto sembrerebbe. 
E lo consiglio anche agli adulti, per ricordarci che troppe volte tacitiamo le emozioni mentre sono davvero importanti. 
Buona visione!